Negli ultimi giorni ha fatto scalpore la richiesta improvvisa di Dropbox, il celebre servizio di file hosting, ai suoi utenti. È infatti lodevole l’iniziativa di incentivare le persone a stare attente alle proprie password, ma è sembrato esagerato il provvedimento adottato dall’azienda americana. Perché gli account di coloro che non hanno cambiato la password dalla metà del 2012 sono stati addirittura bloccati? Dropbox ha parlato di una semplice misura di sicurezza, attuata dopo aver notato che gli attacchi hacker continuano ad aumentare. Ma la realtà è ben peggiore: nel 2012 c’è stato infatti un eclatante furto di password, che avrebbe messo questi astuti hacker in condizione di violare oltre 68 milioni di account!

Dropbox, account violati: il tuo è fra questi?

I milioni di utenti che utilizzano frequentemente Dropbox si sono immediatamente allarmati: se la stessa azienda ha tentato di tenere nascosto ciò che stava accadendo, vuol dire che la situazione è davvero grave. Un esperto in ambito di sicurezza online, Troy Hunt, ha deciso di verificare cosa c’è di vero dietro le tragiche affermazioni che si stanno susseguendo sul web nelle ultime ore. Ha così controllato l’account Dropbox di sua moglie, scoprendo che in effetti l’attacco hacker c’è stato. Per fortuna il sistema di archiviazione dei dati degli utenti è abbastanza sicuro: le password vengono criptate e conservate in questo modo. Per gli hacker è quindi difficile riuscire ad accedere a molti account, ad eccezione di quelli che sono protetti dalle password più banali (sì, 12345 è a tutti gli effetti una password banale!).

 

C’è un modo abbastanza semplice per verificare se il proprio account è stato violato, e a rivelarcelo è stato proprio Troy Hunt, che lo ha utilizzato per controllare quello di sua moglie. Si tratta di un sito chiamato “Have I been pwned?” e permette di scoprire se i dati di log in connessi ad una e-mail sono stati compromessi. Accedi al sito e inserisci il tuo indirizzo di posta elettronica per ottenere il responso. E ricorda di attivare la verifica in due passaggi prima che qualcosa del genere possa accadere di nuovo.