Vi voglio presentare un App che è stata, lo è e lo sarà sicuramente ancora per molto tempo nella Top Ten fra le app più vendute su App Store, per le sue grandi potenzialità. Sto parlano di Enlight, senza perdere altro tempo inoltriamoci nella recensione:

La ricchezza di funzioni presenti in Enlight sono sicuramente un pregio; ma gli sviluppatori saranno riusciti a sintetizzarle in un’interfaccia chiara e immediata? A mio parere “ni”. Il primo avvio è contraddistinto da un tutorial asciutto ma chiaro dove viene presentata la struttura base dell’applicazione e le modalità di interazione con le varie funzioni.

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Si può notare già dal primo utilizzo un’integrazione completa fra il rullino di iOS 10 ed Enlight senza l’aggiunta in automatico di fastidiose cartelle associate al programma.

L’interfaccia è suddivisa in tre aree principali:

  • la Prima, presente nella porzione destra della UI, comprende delle sezioni ognuna delle quali racchiude al suo interno serie diverse di strumenti (Inclina, Ritaglia, Riadatta, eccetera).
  • la Seconda, nella parte inferiore dello schermo, comprende un mini browser interno (richiamabile tramite un pratico swipe verso l’alto) che ci permette di navigare sia nell’album che abbiamo selezionato, sia fra i restanti presenti in Foto.
  • la Terza, posizionata in alto, è costituita da quattro icone di cui: partendo da sinistra, l’icona del programma per accedere alle impostazioni, quella che attiva la fotocamera interna, una per il pannello di condivisione delle foto e il classico hamburger menu contenente le sezioni con i vari strumenti.

Tuttavia, malgrado l’interfaccia sia pulita e priva di fronzoli, la scelta degli sviluppatori di attuare l’attuale suddivisione in sezioni si dimostra confusionaria e poco intuitiva. Niente di drammatico, ma preparatevi ad un iniziale spaesamento, sopratutto se siete affezionati alla tradizionale nomenclatura fotografica. Per esempio, il comando Ritaglia, normalmente accessibile in qualsivoglia menu “Ridimensiona immagine”, in Enlight è situato in una poco chiara sezione denominata Tela.

IMPOSTAZIONI

Il pannello delle impostazioni è suddiviso in tre categorie principali.

  • la Prima, chiamata Fotocamera, permette di attivare il GPS interno per il geotagging delle foto;
  • la Seconda denominata Qualità di esportazione ci permette, come intuibile, di selezionare il profilo di esportazione a noi più congeniale: si parte dai classici compatta, normale, alta (tutti riferibili a JPEG a risoluzione crescente), fino alla modalità definita “pro”, particolarmente apprezzabile per l’opportunità di esportare in formato PNG a risoluzione 4096×4096, che rappresenta il più elevato standard qualitativo offerto dal programma a discapito però dello storage interno (fattore particolarmente limitante per i dispositivi da 8/16 GB).
  • La Terza è quella inerente alle cosiddette Sessioni. Cosa sono? Per sessione intendiamo lo storico dei parametri modificati ad una foto (esposizione, saturazione, contrasto, temperatura, eccetera), in modo da poter ritornare sui propri passi senza timore di aver compromesso irrimediabilmente lo scatto (un primo approccio di editing non distruttivo?).

EDITING FOTOGRAFICO

Se è vero che Photoshop ha portato le potenzialità della camera oscura tradizionale nei computer di ogni utente, così è vero che Enlight ha reso l’editing fotografico fruibile anche al più inesperto dei neofiti. Una volta caricata la nostra foto, l’uso degli strumenti (da quelli basilari a quelli più avanzati) è intuitivo, immediato e illustrato in mini-tutorial impossibili da non comprendere.
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Il pannello immagine, permette di effettuare le prime correzione di base: esposizione, contrasto, intensità di luci ed ombre, e molto altro ancora. Particolarmente ben pensato è il pannello per la modifica della curva dell’istogramma.
L’istogramma è un tipo di grafico particolarmente utile in fotografia; esso indica la distribuzione dei pixel al variare della luminosità in una immagine. Nel nostro screenshot è mostrato come quella serie di curve appena sotto alla fotografia: un istogramma con una esposizione bilanciata presenterà una densità di pixel spalmata su tutta l’area disponibile del grafico, una foto sottoesposta presenterà invece una maggior densità a sinistra, mentre una sovraesposta avrà una densità di pixel più concentrata a destra. Sovraimpresso sulla foto troviamo, invece, il pannello “curve”. Esso è costituito da una linea retta che taglia obliqua la foto e che costituisce il “punto di partenza”, ovvero l’esposizione ottenuta in fase di scatto.

La retta indica diverse zone dell’istogramma, e quindi della fotografia stessa: l’estremo superiore della retta fa riferimento alle “alte luci”, definite come le aree più luminose della fotografia, mentre la parte inferiore indica le “ombre”,quindi le zone più scure dell’immagine. Fra i due estremi si ha un gradiente di mezzi toni, ovvero di punti di luminosità intermedia (scendendo dall’alto verso il basso di zone più chiare e via via più scure).
EnlightAndare a modificare, trascinando verso il basso o verso l’alto uno dei punti della retta vuol dire, rispettivamente, diminuire o alzare l’esposizione di quei pixel (e quindi di quelle zone) a cui il punto della retta fa riferimento. La modifica della la curva in Enlight è possibile attraverso un doppio tap direttamente sulla retta, creando un “punto di controllo” che è possibile trascinare verso l’alto e verso il basso modificando quindi la retta, con relativa modifica dell’esposizione in quelle aree della foto che siamo andati a selezionare.
Molto utile e ben pensata è la possibilità di visualizzare in tempo reale le modifiche effettuate sull’istogramma, dandoci quindi un feedback immediato rappresentato dal mutare della distribuzione dei pixel. Particolarmente apprezzabile è anche la possibilità di andare a lavorare sulle curve dei singoli canali RGB (red, green e blue).

Un altro strumento particolarmente brillante di Enlight è Obiettivo, presente sempre nella sezione “Immagine”. Tale strumento è costituito da un punto centrale che possiamo spostare in qualunque zona della nostra foto e di una circonferenza il cui raggio, modificabile, indica l’area sottoposta alle modifiche che noi decideremo di effettuare per i parametri di esposizione, contrasto, saturazione e tonalità.
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Un altro strumento che ho particolarmente gradito è quello inerente la conversione in bianco e nero. Oltre che offrire infatti una serie di preset BN fra cui scegliere (alcuni dei quali veramente interessanti), permette anche di selezionare il tipo di filtro da applicare con relativa intensità.

L’uso dei filtri viene ereditato direttamente dalla fotografia analogica in bianco e nero. Esso, infatti, ha rappresentato da sempre un potente mezzo creativo attraverso l’alterazione dell’equilibrio tonale della foto. Il loro funzionamento si basa sul lasciar passare la luce della lunghezza d’onda del colore del filtro, assorbendo al contempo quella del suo colore complementare.

Senza scomodare la fisica, l’effetto finale sarà l’enfatizzazione di determinati dettagli della foto. Ad esempio, un filtro rosso viene spesso usato per enfatizzare il cielo ed i contrasti con le nuvole (il cielo ha infatti una forte componente verde, colore complementare del rosso), un filtro verde va ad aumentare la gamma tonale della vegetazione, uno blu elimina il rosso del tungsteno ed enfatizza la nebbia, e così via per le più disparate situazioni. Tutto questo che un tempo veniva impresso nei grani di una pellicola, oggi viene simulato virtualmente e in maniera più o meno fedele da vari software (Silver Efex Pro su tutti). In Enlight questa funzione viene resa accessibile sul nostro iPhone con risultati abbastanza fedeli, ma a mio parere da migliorare.

Da segnalare sono anche alcune funzioni particolarmente avanzate di photo editing: come la funzione “Tilt Shift” e “Rimodella”. Questi strumenti sono abbastanza semplici da applicare, dimostrando per l’ennesima volta l’estrema versatilità e semplicità di utilizzo di questo programma.
Oltre a funzionalità più o meno avanzate di photo editing, Enlight offre anche la possibilità di utilizzare numerosi filtri artistici o di applicare decalcomanie alle proprie foto. Anche in questo caso Enlight si dimostra un programma completo e funzionale. Ogni filtro artistico ed ogni decalcomania è totalmente personalizzabile e si può operare su vari parametri come intensità, stile, dimensione e tanto altro ancora. Non solo: all’interno del programma sono presenti anche funzioni per sovrapporre più scatti e creare collage, una scelta lungimirante e che ci permette di fare a meno di programmi esterni (ultimo, in ordine di tempo, Layout di Instagram).

CONCLUSIONI

Valutare in modo specifico Enlight è davvero impossibile. Credetemi, ogni singola funzione è in grado di generare risultati molto vasti, ma le funzioni stesse sono davvero tante, anzi tantissime, e anche molto valide. Rimane a questo punto una sola domanda a cui dare risposta: è veramente Enlight la più completa app di fotografia attualmente disponibile su iOS? La risposta è: quasi.
Sebbene infatti non possa negare di aver sostituito molte delle mie applicazioni con Enlight e di averla eletta come mia principale app di editing, alcune sue funzioni risultano ancora non pienamente soddisfacenti o, comunque sia, allo stato embrionale. Tale discorso vale principalmente per l’ambito filtri. Applicazioni come VSCO Cam o Mextures appaiono ancora oggi irrinunciabili e assai più sviluppate rispetto ad Enlight.
Quello che è auspicabile, pertanto, è un maggior impegno in questa direzione con la formazione di uno store dedicato (come recentemente fatto da Mextures) e la creazione di pacchetti di filtri da utilizzare a seconda delle occasioni. Al di là di questa mancanza, Enlight è un ottimo programma. L’algoritmo di elaborazione delle fotografie è molto pulito, e dona immagini in cui tutti i dettagli sono conservati e mai pastose. La modalità con cui all’interno di Enlight viene spiegato come si utilizza, e sopratutto perché si utilizza un determinato strumento, è un surplus che onestamente non ho mai trovato in nessun’altra app di fotografia per iOS – e credetemi quando vi dico che ne ho provate a dozzine.
Il grande spettro di funzioni lo rende adatto a qualsiasi tipo di modifica vogliamo effettuare, mentre la possibilità di decidere qualsiasi parametro di ogni strumento ci permette piena libertà di utilizzo. Enlight è disponibile per iOS sull’App Store al prezzo di 3,99€ a questo indirizzo. Sono soldi ben spesi? Altroché.